venerdì 17 gennaio 2014

17/01/2014 perchè, percome e crisi esistenziali

Venerdi 17 mi sembra un ottimo giorno per scrivere.

allòrs..
ne stò uscendo...
esco da un paio di settimane difficili, durante le quali sono stata travolta da crisi di pianto, sfoghi cutanei, senso di vomito continuo e compagnia bella. Il mio corpo ha un ottimo modo per dirmi "ehi, stai esagerando e se non ti fermi tu ci penso io". messaggio ricevuto.

A lavorare Il Piccolo, mi ha morsa per l'ennesima volta. Ho un sacco di cicatrici ormai rimarginate e diverse fresche.. per render l'idea: quando mi lavo le mani, l'acqua mi fa bruciare la pelle e le braccia dove ci sono i segni di unghie e denti. Le sue crisi a volte si placano e a volte sfociano in morsi e graffi, calci, testate o schiaffi. Con il rigore di giornate programmate per azzerare l'imprevedibilità e la successione continua di attività per far si che non si annoi, siamo riusciti a raggiungere buoni risultati. L'imprevisto dell'evoluzione ormonale di un ragazzino, assieme a tutti i fattori educativi dovuti ad abitudini sbagliate e a sbagliati modi per ottener le cose... a volte, rendono il mio lavoro difficile. E li ho avuto un crollo.
Ennesimo morso, ho sentito i suoi denti sul mio braccio, attraverso la manica della felpa... e ho pensato che non ci fosse niente che io potessi fare per questo ragazzino. Ho pensato che non sono brava nel mio lavoro che l esperienza non è servita a niente, che non sono in grado di esser professionale. Ho pensato di non riuscire a prendermi cura di nessuno, in particolare del Piccolo. Ero al lavoro, mi sono venuti i lacrimoni che ho trattenuto con sforzo e poi sono andata avanti. orario di smonto dal turno, che si posticipa sempre di un'ora e poi a casa... in silenzio e con i lacrimoni che si sono trasformati in una specie di fontana.

Mia Madre.. mi segue mi parla di cose da fare. Solo aspetti pratici e io vorrei quelli emotivi. Mi ha sgridata perchè mi sono addormentata sul divano. E' andata avanti parecchio finchè non son uscita al volo da casa perchè non riuscivo piu a sopportarla..
(Mamma a volte vorrei un abbraccio. niente di piu. di quelli veri e non i convenevoli o gli abbracci d ufficio.
Immagino che sia però difficile per te.)

Mio padre.sempre meno presente, sempre più spigoloso.. ho mollato le redini con lui. ma in un momento di crisi ci penso e ci ripenso e poi non mi capacito. Non capisco la sua assenza, non capisco il suo essere testardi, egoista o a volte troppo altruista, non capisco perchè non voglia ragionare su nulla.

Ho vagato per giorni, in macchina piangendo, in bagno piangendo, per strada piangendo... Il tragitto casa lavoro sempre accompagnato da nausea.. faccio cosi. Mi butto a capofitto nel vortice di emozioni sbagliate e non razionali perdendomi nel delirio e allontanando le persone. Ho sognato di annegare in continuazione, ho cercato qualcuno con cui parlare, qualcuno di cui fidarmi al 100% ma non l'ho trovato. Non volevo caricar Mik delle mie storie e ho evitato di svuotar il sacco con lui. Alla fine sono arrivata dal mio medico e dopo 4 ore di fila ho raccontato ogni mio pensiero e manifestato tutto il mio malessere. Sono fondamentalmente stanca. Sono stanca di non esser libera, di non sorridere. Sono stanca dei miei orari di lavoro, ho voglia di urlare continuamente e di sentirmi viva e di leggere e di scoprire cose, colori, profumi e far cose senza senso solo per il gusto di farle!!

Mi fido del mio medico, sa come parlarmi, sa come ascoltarmi.

sono uscita e mi sono sentita vuota, completamente

ho fatto alcuni sospiri forti e poi c è stata una ripresa. Mik ha capito al volo senza che io dicessi nulla. lui c'è!

in tutto questo ho deciso di partire.

Progettare  un viaggio mi rigenera sempre.. sempre!


se fosse una canzone adesso.. sarebbe Rebel Yell di Billy Idol...