martedì 28 febbraio 2012

momento varicella

Venerdi scorso, sono andata a lavorare per il mio bel turno di notte e prima di partire, dato che mi sentivo galleggiare proprio come quando sei in piscina, mi è venuta la brillante idea di provarmi la febbre. Non era altissima e quindi sono partita ugualmente.
Notte delirante nel senso che faticavo a star in piedi e sentivo male un pò ovunque. Il giorno dopo torno a casa,  riprovo la febbre e mi si presenta un bel 38.5. Olè.
Poi inizio a veder sbucare dei pallini rossi... mmmm un paio in faccia, un paio nella schiena...
Non c ho dato troppo peso finchè mia nonna non ha deciso d ispezionarli e dare il suo verdetto "seconda mi lè propria sferza!!"
Ora.. per chi come me, non sa... che cosa significa la parola "Sferza" può pensare.. sempre come me... a qualcosa d inguaribile, brutale, orrendo e che porta ad infinite sofferenze...
ebbene, sferza, nel dialetto dei miei nonni significa proprio varicella.

dunquequindi, io e la mia varicella abbiam convissuto non del tutto consapevoli l una dell altra sino a lunedi, giorno in cui sono andata dalla mia dottoressa. L avevo già avvistata e quindi mi ha fatta passar davanti a tutti .. entro, mi svesto, alzo le braccia e faccio un giro su me stessa mostrando tutti i miei pallini misti fra già esplosi o in via di "maturazione" e da quel momento ho avuto la conferma: TU HAI LA VARICELLA.
Quindi con un mazzolino di ricette mi son tuffata in farmacia e ho preso:
- antistaminici
- talco mentolato
- pastiglioni prescritti  dalla dottoressa
- gentalin crema

Cosa manca in tutto questo?
Bene... ho sempre sentito dire che prender queste malattie da bimbi, da adulti è peggio, nel senso che risultano piu sgradevoli rispetto al normale.
Quando han iniziato a comparirmi le bolle ho subito avuto con loro un rapporto di rassegnazione nel senso: ok vi vedo, so cosa potete fare, accetto e comprendo.
Ma poi.. han iniziato a presentarsi in posti in cui nemmeno lontanamente dovrebbero comparire le bolle da varicella.. un fastidio atomico!
lacrimoni 24 ore su 24.. perdita della capacità di star seduti in maniera decente, contorsionismo estremo per togliersi almeno il pensiero del fastidio atroce, poi partiva l intolleranza a chiunque facesse una mezza domanda.
Ebbene.. ho dovuto spiegar dettagliatamente a mia nonna come stavan le cose.. le ho anche fatto il bigliettino... e l ho spedita in farmacia. In poco tempo è tornata a casa e in maniera precisa mi ha spiegato modalità usi e costumi di ciò che mi aveva preso. e fortunatamente ha superfunzionato!!! quindi...
Grazie Nonna!!!!!

Adesso devo sol trovar il modo di togliermi la voglia di gelato....

sabato 18 febbraio 2012

Quando la Mela invade verde mela...

La notte del 10 gennaio del 49 a.C. Giulio Cesare attraversò il Rubicone violando una legge che proibiva l'ingresso armato nei confini dell'Italia. Svetonio racconta che in quella occasione Cesare pronunciò la frase "alea iacta est!", cioè "il dado è tratto", per sottolineare l'irrevocabilità della decisione che aveva preso.
Ci sono situazioni in cui è necessario prendere una decisione e mantenerla, ma non per incapacità a cambiare idea e mettersi in discussione. E' giusto tenere aperte certe porte ma è anche giusto stabilire un limite raggiunto il quale si rende necessario mettere dei paletti e dire "BASTA, ADESSO SI FA A MODO MIO".
Perchè quando sei full non c'è più niente da dire...

Le relazioni sono complesse perchè i colori che le caratterizzano sono infiniti... per non parlare delle sfumature. La chiave sta nel saperle cogliere.

Parliamo di trombamicizie.
Perchè gli uomini pensano di dover far finta di essere innamorati per convincere una donna a condividere con lui un letto? E se fossimo noi donne, in certe situazioni, a non cercare altro che quello?
No, perchè poi quando gli si dice "senti bello, tu non stai prendendo in giro nessuno!" e gli si fa presente che la situazione non è chiara ma CHIARERRIMA, beh... rimangono SPIAZZATI. E lì ti cala qualsiasi desiderio e pensi che di trombamici puoi averne quanti ne vuoi...
E allora? Si chiude la porta e si butta la chiave. Il dado è tratto!

Parliamo invece di amicizie.
Io non voglio piacere a tutti e non voglio che tutti mi piacciano, altrimenti ogni persona varrebbe per me quanto qualsiasi altra e io varrei per tutti quanto chiunque altro.
Io voglio essere speciale per qualcuno e voglio che ALCUNE persone lo siano per me! Ma non è possibile decidere chi debba occupare un posto privilegiato nella vita di un altro, è qualcosa di completamente irrazionale, si parla di feeling, di pelle...
E allora, se dopo svariati tentativi ci si accorge che un'amicizia non sta aggiungendo valore alla nostra vita... beh, chiudiamo quella porta. E il dado è tratto!

Parliamo di ex.
Parliamo di ex che cercano di attirare l'attenzione utilizzando mezzi che non possono essere definiti esattamente ortodossi.
Parliamo di ex che ti chiedono di sposarli e poi... cercano di attirare la tua attenzione con mezzi... mmmm... non proprio ortodossi!
Non ci sono tante riflessioni da fare. C'è solo da chiudere la porta e... Questo benedetto dado è tratto ancora una volta.

Quindi, sostanzialmente:

- un sentito vaffanculo a chi pensa di prenderti in giro. Del resto la vita con voi è già stata sufficientemente ingiusta: disponete di un cervello ma avete perso le istruzioni per l'uso;
- un sentito vaffanculo a chi insiste per avere un posto nella tua vita ma non è in grado di condividere: o stai al centro del mondo o ti apri alla "differenza", cercando di comprenderla e di accettarla, riuscendo così a godere di tutti i suoi lati meravigliosi;
- un vaffanculo a chi sbaglia il modo di dimostrarti che senza di te non è più la stesa cosa;
- infine, un vaffanculo a chi non è capace di mandarmi a fanculo!

Mela